Tirso Puig, responsabile del Career Development Service della Social Change School esplora oggi un tema fondamentale nella ricerca del lavoro: il colloquio.
Al di là delle diverse modalità di selezione, quando si arriva al colloquio e si ha di fronte l’intervistatore (o più di uno) è già troppo tardi per ideare una strategia. È essenziale arrivare al colloquio preparati e con alcuni punti chiari in mente.
Per questo, uno step fondamentale del percorso con il Career Development Service è la Job Interview Challenge, durante la quale ogni corsista ha la possibilità di partecipare a una simulazione di intervista con un HR manager o un professionista del settore. Durante la challenge, il corsista può applicare tutti gli strumenti visti nella parte didattica relativa alla propria presentazione per una ipotetica vacancy, per una posizione di lavoro o per uno stage – questo step può risultare alle volte nell’inserimento del corsista nel roster dell’organizzazione.
Teniamo in considerazione che “ogni persona sa (o dovrebbe sapere) quali sono i proprio punti di forza e di debolezza sui quali lavorare maggiormente”. Ecco quindi gli 8 consigli per affrontare un colloquio di selezione:
- Prima del colloquio è essenziale riguardare il Curriculum Vitae e la Cover Letter che abbiamo utilizzato per presentarci all’intervista e rivedere in particolare i punti che avvicinano il nostro profilo alla posizione ricercata (il così detto “matching”).
- È importante prepararsi a rispondere ad alcune domande sull’organizzazione per cui stiamo vorremo lavorare, ma anche sul ruolo che si vuole andare a ricoprire. La classica domanda? “Perché hai deciso di inviare la candidatura per la nostra organizzazione?” oppure “Cosa ne pensi del ruolo nella posizione per cui ti stai candidando?”.
- Una buona idea è quella di preparare alcune risposte, una sorta di script, su questioni più o meno canoniche che possano esserci richieste su argomenti quali formazione, esperienza, profilo e conoscenza per quel determinato ruolo.
- Riflettere su quale “valore aggiunto” possiamo offrire all’organizzazione qualora entrassimo a far parte dello staff. Di quali elementi siamo portatori, come persone e come professionisti, rispetto ad altri?
- Un concetto spesso sottovalutato è quello di stabilire un modo empatico di comunicare con l’intervistatore. L’obiettivo principale è quello di stabilire un rapporto di fiducia con la persona che ci sta intervistando e di agire in modo da presentarci a nostro agio.
- Non è solo l’intervistatore a dover fare domande: il colloquio è anche utile all’intervistato – è quindi buona norma prepararsi qualche domanda. Si può chiedere qualche dettaglio sulle condizioni dell’offerta lavorativa, oppure sul tipo di dipartimento dove si verrà inseriti, o sul tipo di contesto sociale o geografico che si dovrà approcciare.
- In generale, la chiave per una buona intervista è saper ascoltare. Ascoltare l’intervistatore, prendere qualche nota (se utile) e capire cosa ci sta chiedendo, in modo tale da rispondere sempre precisamente e in maniera soddisfacente alle domande. Se necessario, ci si può prendere qualche secondo per pensare alla risposta; l’intervistatore non si aspetta che si risponda immediatamente a una domanda inaspettata o magari fatta per mettere alla prova il candidato.
- L’ultimo consiglio è quello di pensare al colloquio di lavoro come una conversazione, cosa che aiuta a ridurre l’ansia. Alla fine di tutto, siamo solo due persone che lavorano per lo stesso obiettivo: coprire un bisogno dell’organizzazione.”
Volete prepararvi ancora meglio? Allora provate a rispondere a queste domande:
- Quali sono stati gli ostacoli più grandi che hai dovuto affrontare durante la tua carriera? Come li hai risolti?
- Come ti comporti di solito quando hai un problema?
- Puoi fare tre esempi di lavoro in cui hai svolto attività simili al ruolo per cui ti stai candidando? (Sii specifico)
- Quali parti del tuo vecchio lavoro ti appassionavano particolarmente? Perché?
- Racconta un momento in cui non ti sei arreso nel portare avanti un’idea o una posizione, nonostante le difficoltà.
- Che caratteristiche vorresti che i tuoi colleghi e supervisori avessero?
- Perché hai lasciato/vuoi lasciare la tua precedente/attuale posizione?