Sandro Calvani | 21 ottobre 2013
La Presidente Hopeland saluta l’accesso tedesco all’Unione Uniterranea.
Impasse sull’estensione dell’Hour.
Bruxelles, 15 Settembre 2051. È destinata a passare alla storia la data di ieri celebrata con una grande festa al Parlamento Uniterraneo di Bruxelles per la prima assemblea plenaria dei comuni dell’Unione Uniterranea cui finalmente si è unita anche la Germania. Alla presenza dello
ex-cancelliere tedesco Johan Gleichheit la Germania ha ufficializzato lo scioglimento definitivo del governo federale tedesco due mesi fa, l’ultimo governo nazionale dell’Unione a sciogliersi dopo l’ondata di scioglimenti dei governi europei negli anni ’30, iniziata dall’Italia il cui governo fu abolito con referendum popolare nel 2029. La Presidente Uniterranea, la britannica Dolores Hopeland ha dato il benvenuto nel parlamento ai 12.900 nuovi rappresentanti dei comuni tedeschi che si uniscono così ai 50.600 sindaci-rappresentanti delle altre 44 ex-nazioni europee e del Sud Uniterraneo. Alla fine del suo discorso la Hopeland si è commossa quando gli schermi Live-UEB hanno indicato che aveva un gradimento medio di 91% UEB, con 78% UEB come gradimento minimo in tutte le 45 sale regionali collegate in plenaria online. Hopeland ha anche dato il suo addio all’Assemblea dato che decadrà dal suo incarico il mese prossimo avendo raggiunto i 45 anni, età massima per fare politica nell’Unione. I sindaci Murat Esitlik e Abazi AbouSahel hanno preso la parola in rappresentanza dei loro rispettivi comuni di Wiedenborstel -che con cinque abitanti è il più piccolo della ex-Germania- e Berlino che con 4,1 milioni di persone è il più grande.
Il medico-sindaco Esitlik ha ricordato nel suo discorso la storia dei migranti turchi in Europa alla fine del millennio scorso e le storie esilaranti che gli raccontava suo padre sulle discriminazioni che si verificavano all’inizio negli anni ’10 e ’20 contro i cittadini turchi in Germania e quelli rumeni ed albanesi in Italia. La sindaco di Berlino signora AbouSahel ha espresso la soddisfazione di tutti i tedeschi e la gratitudine verso il movimento iniziato da sua madre, una giornalista marocchina cresciuta in Albania prima di emigrare in Germania, per l’abolizione dello stato tedesco e l’adesione all’Europa riformata e rinominata sei anni fa Unione Uniterranea.
Erano presenti per l’occasione anche Faez, presidente del Senato Uniterraneo. Il libico ha sottolineato come il Senato Uniterraneo, composto da 180 rappresentanti (4 per ogni ex-nazione membro dell’Unione) ha contribuito alla liberazione nell’intera Unione dai partiti politici e all’avvento al potere dei rappresentanti delle società civili. Faez, che con i suoi 42 anni è anche il più anziano tra i senatori provenienti dal Sud, ha detto che l’Unione Uniterranea, finalmente completa grazie all’adesione della ex-Germania, dovrebbe accelerare l’investimento di due miliardi di Hour per i due obiettivi prioritari approvati nel referendum dell’anno scorso. A nome del Senato dell’Unione, ha ricordato che l’adesione all’Unione Uniterranea dei paesi vicini, in particolare dell’Unione Israelo-Palestinese e della Siria, fu approvata con l’86% di UEB e l’estensione dell’unità valutaria Hour nelle banche del tempo alla fascia due fu approvata con il 65% di UEB. Per Faez i ritardi della Commissione Uniterranea nell’esecuzione delle decisione del referendum del 2049 ricordano la crisi dell’Hour nel 2034, quando la Commissione ritardò di sei mesi l’adesione della Turchia all’Unione, provocando un crollo del cambio da 10 US$ per un Hour a meno di 8,5.
In risposta al senatore, il capo dell’opposizione Verklig Orattvisa ha protestato ricordando che il Trattato di Ceuta e Melilla, firmato nel 2039, non prevedeva l’uso del sistema di voto online UEB (Uniterranean Electoral Bytes) per le questioni di sovranità finanziaria. Inoltre secondo Orattvisa la Banca Centrale Uniterranea non ha ancora fornito prove certe che le banche del tempo ottengono un aumento del 50% della felicità media anche nella fascia due, cioè tra 30 e 55 anni di età. Come è noto l’Unione ha sostituito già cinque anni fa le vecchie transazioni commerciali in Euro con quelle in Hour (ore di banca-tempo) per i cittadini delle fasce sotto i trent’anni e oltre i 55 anni, a seguito degli esperimenti che hanno dimostrato la crescita della felicità ottenuta nei comuni che usano l’Hour invece del vecchio Euro. La deputata Vera Rettferdighet, leader del forte gruppo parlamentare UUY (Union of Uniterranean Youth), ha insistito che tale contraddizione nel sistema valutario Uniterraneo è anacronistica perchè discrimina i cittadini della fascia due. Ha anche proposto di estendere l’esperimento di monopolio Hour in corso nella sua nativa Palma de Mallorca, alle isole di Corsica e all’isola svedese Öland, dove l’uniformazione socio-economica all’uso dell’Hour è stata approvata il mese scorso con l’82 % di UEB.
Secondo la giovane Rettferdighet il passaggio definitivo e completo di tutta l’Unione all’Hour è una questione del pillar sociale, perchè condizione necessaria per la crescita della felicità, come espresso nell’Art. 1 del trattato dell’Unione, e non una questione finanziaria. La Rettferdighet , sindaco di Can Picafort, ha aggiunto che solo una misura del genere può fermare la crescente emigrazione di cittadini uniterranei , soprattutto quelli della fascia due, verso l’ASEAN che ha adottato già da sei anni il Jam, corrispondente asiatico dell’ Hour per tutta la popolazione. Il picco di gradimento online UEB della giornata è stato raggiunto quando la Rettferdighet ha detto che certi estremisti conservatori che osservano ancora l’Hour -20 anni dopo l’adozione- come se fosse una nuova unità monetaria, “non hanno ancora capito che la valuta uniterranea è un’unità di scambio di valore sociale, che misura strumenti di acquisizione e scambio di felicità, non un nuovo conio di monete per l’arricchimento in denaro, come era invece l’Euro ed è ancora oggi il dollaro americano”. La Rettferdighet ha auspicato che l’impasse sull’ampliazione dell’Hour venga risolto definitivamente dal referendum del 2051 che proporrà l’abolizione della Banca Centrale Uniterranea.
Nota: http://www.sandrocalvani.it/docs/20080919_Speeches_080110.pdf