Marco Crescenzi | 30 Luglio 2014
Nel supporto alle organizzazioni mi trovo talvolta a contatto con un management sempre appassionato, ma paternalistico ed ‘arcaico’ nelle modalità gestionali. Molto verbale e spesso verboso, poco basato sulle ‘immagini’ e sulle ‘ storie’, pochissimi gruppi dirigenti hanno un loro gruppo ‘WhatsApp’, un blog o altro. Gli appuntamenti collettivi si fissano ancora tramite lunghi riti di segreteria invece che con DOODLE, e le agende sono ‘proprietà privata’ o ‘carta da parete’ invece che GOOGLE CALENDAR aperti e di rapida modifica, i piani si fanno su excel- spesso individuali e molto fitti, invece che tramite ‘CANVAS’ visivi e partecipativi.
Condivisione rapida, immaginazione visiva e creatività, knowledge Management, co-creazione, co-decisione e motivazione non sono abbastanza stimolati. Il problema è serio: soprattutto per i giovani, questo ‘management’ è molto noioso, anche se la ‘buona causa’ è chiara (e non sempre lo è …). Per questo molte non profit sembrano veramente appartenere ad un altro secolo- nel bene e nel male.
E allora voglio raccontarvi due storie particolari, che ognuno potrà usare come crede.
LA VERA STORIA di WIKIPEDIA
Jimmy Wales e Larry Sanger hanno fondato WIKIPEDIA nel 2001 dopo un’esperienza fallimentare, quella di NUPEDIA.
NUPEDIA nasce come idea di creare una enciclopedia direttamente a partire dai contributi dei ragazzi delle scuole. Dei due fondatori, Wales proveniva da una internet company fondata nel 1996 e conosceva a fondo le potenzialità di condivisione delle informazioni da parte degli utenti. Sanger era un filosofo-epistemologo interessato alla diffusione della conoscenza.
Dopo un anno di scarse risposte e ricerca di un board di volontari che controllasse la qualità degli articoli, non vi erano più di venti voci caricate! Il processo dalla fornitura dell’articolo alla pubblicazione, aveva sette steps di controllo: troppo lento, impossibile!
Sanger trovò la soluzione: usare un nuovo TOOL chiamato WIKI– che in Hawaiano vuol dire ‘fast’. Si trattava di un meccanismo inventato da Ward Cunningam, configurato in un pulsante ‘edit this’ , in cui chiunque potesse scrivere, aggiungere o riscrivere parti di testo, in una logica di ‘shared design wisdom’, di ‘intelligenza collettiva’ disintermediata da management o ‘esperti’.
Ma l’Advisory Board di Nupedia si oppose affermando- comprensibilmente- che contenuti autoprodotti non avrebbero potuto essere di qualità.
Wales e Sanger furono quindi costretti a mollare Nupedia e a fondare Wikipedia. Salinger postò alla Comunità Nupedia: ‘Humor me. Go there and add a little article. It will take all of five or ten minute.’
Il risultato fu drammatico: era il 2001, e Wikipedia sorpassò subito Nupedia! Era un ‘share driven system’ vs un ‘expert driven system’, nel quale, come avverte Wales, l’articolo ‘wiki’ è un processo più che un prodotto, non è mai finito!
Le persone partecipavano per esercizio intellettuale, vanità , per fare qualcosa di buono. Felici di cooperare volontariamente.
Questo senso di comunità fa si che su WIKIPEDIA non ci sia un problema serio di vandalismo- sarebbe facilissimo. In soli tre minuti ‘la comunità’ aggiusta i pochi sabotaggi o i contenuti ‘errati’.
Ci sono state altre prove di ‘WIKI’ anche di tipo aziendale, che non sono riuscite, come quella del Los Angeles Times. E’ fallita perchè a nessuno importava di partecipare, non si sentivano parte di una comunità.
Siamo di fronte a fatti che sconvolgono tutti i principi del management: un processo caotico, con contributi imprevedibili, fatto da contributori non esperti, fatto senza motivazioni commerciali (WIKIPEDIA), ha creato una risorsa di enorme valore. Un’iniziativa commerciale ben organizzata dal punto di vista del management (il L.A.Times) un totale fallimento!
La MERMAID PARADE. Un altro esempio di come i nuovi strumenti organizzativi digitali (come il wiki) si sostituiscano ad altri filtri organizzati ‘umani’ (esperti, manager) è data alla Mermaid Parad , una processione degli hippyes newyorkesi, che si tiene da Coney Island a Brooklin. Nei primi anni, a causa dei costi, gli organizzatori della manifestazione non hanno raccolto e pubblicato la documentazione fotografica dell’evento, né i singoli partecipanti hanno preso l’iniziativa di depositare e condividere le foto in qualche modo.
Nel 2005 la svolta grazie a… FLICKR! Questa piattaforma si basa- come moltissime altre, non su un wiki, ma su un altro tool chiamato ‘TAG’, oggi in uso comune. Ogni foto poteva essere ‘taggata’ come ‘mermeid parade’ e ne derivò una enorme produzione, raccolta e condivisione autorganizzata –senza costi alcuni di management– .
‘People take pictures, people share picture, you see pictures’.
A parte la Mermeid Parade, Flickr ha anche pubblicato alcune delle primissime foto degli attentati alla metro di Londra nel 2005, creando poi link con blog ed altri social, per un raccolto dal basso ed in prima persona degli eventi, prima della ‘mediazione’ giornalistica.
Questo processo di ‘disintermediazione’ è sempre più ampio e diffuso, e porterà inevitabilmente ad un’economia collaborativa ‘dal basso’ e ‘digitale’, do ve i due termini vanno per forza insieme.
Se questo è possibile, lo dobbiamo all’annullarsi dei costi di management delle transazioni dovuto alle tecnologie (tag, wiki) ed alla conseguente eliminazione di filtri organizzativi, come ha ben spiegato Clay Shirky in ‘Here comes Everybody’ – un libro che un manager oggi non può non leggere!
Essere manager, così, può anche essere molto più divertente e leggero, e tutti noi sappiamo quanto abbiamo bisogno di un po’ più di ‘leggerezza’!