Gianluca Ranzato, Responsabile del Humanitarian Global Roster in Save the Children illustra ai ragazzi iscritti al Master HOPE-Master In Humanitarian Operations in Emergencies Managing Projects, People, Administration & Logistic in the field la struttura di questa organizzazione internazionale che trova proprio nel suo network la forza per essere efficiente ed efficace nella risposta alle emergenze umanitarie.
Save the Children opera in 119 Paesi del mondo con una rete di 29 organizzazioni nazionali. I singoli paesi membri non agiscono in modo autonomo in situazioni di emergenza, ad esempio Save the Children Italia non andrà a sviluppare progetti in Nepal.
Al contrario, chi opera è Save the Children International, che si avvale di una serie di regional office. La centralità dell’intervento è garantita da un unico attore internazionale che sviluppa piani di intervento, programmi e gestione dell’emergenza avvalendosi del know how dei singoli membri che contribuiscono in termini di fondi, risorse umane e risorse logistiche oltre ad avere una maggiore capacità di interfacciarsi con gli donatori locali, tanto istituzionali quanto privati.
I diversi membri hanno dei roster di operatori umanitari: gruppi di professionisti che lavorano insieme per portare risposte umanitarie nel mondo su specifiche missioni. Agli operatori sono richieste competenze linguistiche, esperienze pregresse, una capacità di lavorare in situazioni di conflitto o di catastrofi naturali.
L’efficacia di Save the Children è data proprio dall’essere un network organizzato e strutturato .