Giampiero Giacomel, Direttore del Master FRAME- Master in FundRaising Management in the NGOs Business Administration, Marketing, Communication, Social Media, Campaigns ci racconta come, da ex corsista ASVI Social Change, è diventato Development Executive presso University of the Highlands and Islands e attore del cambiamento sociale.
Io vengo dal profit. Solo qualche anno fa ero consulente legale per una banca commerciale italiana, contratto a tempo indeterminato, tredicesima, TFR, insomma tutto…o quasi. Mi mancava fare qualcosa che mi rendesse fiero di me stesso. Nel Febbraio 2012, in piena crisi economica e all’eta’ di 31 anni, presi la decisione di dare le dimissioni. Non avevo alcuna alternativa al tempo. Non avevo nessuna nuova offerta lavorativa e neppure uno stage. Non avevo altre fonti di sostentamento. Insomma non avevo nulla, ma avevo ASVI Social Change.
Mi ricordo ancora quella sensazione di totale insicurezza che apriva mille e nuove frontiere per la mia vita. Avere un lavoro come quello che avevo io mette troppa prudenza. Sapevo che nessuna scelta sarebbe stata possibile fintanto che avessi avuto quel lavoro. Ma io a Marzo 2011 ero fuori. Finalmente.
La bravissima Dora Lisa mi trovò quello di cui avevo bisogno. Un colloquio a Londra. Andai…e venni preso per lo stage. Da li iniziò la mia esperienza professionale da fundraiser. 3 mesi da stagista. Vita durissima. Salario zero. Camera in appartamento “topaia” condiviso. Totale incertezza nel futuro.
A tre settimane dalla fine dello stage mi metto alla ricerca di un lavoro. Lo trovo. Ce l’ho fatta!
Venni assunto col titolo di Fundraising Coordinator per una media ONG che lavora nell’advocacy. Contratto a tempo indeterminato. Buona paga. Ci rimasi tre anni fino a che non sentii ancora la necessita’ di cambiare, di migliorare. In tutto. Vita, lavoro, affetti. 1200 km a nord di Londra, le Highlands Scozzesi mi offrirono la possibilita’ che cercavo. Dirigere un ufficio di fundraising per l’universita’ e la ricerca. Ho sempre pensato che il mio lavoro un giorno potesse servire a mandare l’uomo su Marte. Oggi provvedo alla sostenibilita’ economica dello sviluppo tecnologico, della ricerca scientifica e, piu’ in generale, della conoscenza umana.
Ora sono alle prese con un ambiente in cui il fundraising svolge un ruolo cruciale, ma non vitale. Un ambiente in cui posso fare la differenza, ma che in teoria potrebbe vivere anche senza di me. Del resto i fondi pubblici sono ancora la principale fonte di finanziamento per le universita’….ma solo qualche anno fa mi pare di ricordare che tutte le organizzazioni non profit confidavano parecchio nei fondi pubblici. Chissa’.
Il mio ruolo e’ quindi quello di essere incisivo. Promuovere una cultura del cambiamento sociale che comprenda una maggiore responsabilizzazione del privato nello sviluppo della conoscenza umana. Gli obiettivi economici sono impensabili in altre organizzazioni, qui si parla di milioni e anche di miliardi. I risultati fin’ora sono incoraggianti.