Impact HUB, Milano: Si è concluso domenica 18 giugno a Milano il Workshop su Skills and Tools for Management Development che ha visto coinvolti i master: FRAME in Fundraising Management; PMC in Project Management per la Cooperazione Internazionale e HOPE in Humanitarian Operations in Emergencies, per un totale di 46 studenti.
“Autoefficacia ed assertività nel NonProfit sono due tematiche fortemente legate ai nostri valori e ancor di più ci permettono di esprimerli all’interno delle organizzazioni” (Luigi Zampi)
Il workshop articolato in quattro giornate è stato condotto da Luigi Zampi formatore e storico collaboratore della Social Change School e consulente per il processo di Management Development dei Master e Silvia Fontana, Head of Career Service della Social Change School, Global Peace Index Ambassador 2016 e già Project Planning Officer a COOPI – Cooperazione Internazionale.
Inoltre, durante il terzo giorno, Sara Bellettato, Consultant Human Rights in Arci Solidarietà, ha accompagnato gli studenti del Master HOPE durante il modulo di sull’Humanitarian Negotiation in Emergencies con focus sulla gestione dei conflitti nelle emergenze ed in contesti internazionali.
L’ultimo giorno si è chiuso con Federico Atzori, coordinatore del Master FRAME in Fundraising Management & Communication Coordinator della Social Change School che ha introdotto gli studenti al mondo di LinkedIn con un particolare focus sull’utilizzo efficace del social network per i professionisti del NonProfit.
Gli studenti, accolti da una soleggiata e caldissima Milano, hanno frequentato presso le strutture dell’Impact Hub, Milano un workshop ricco di informazioni, di esercitazioni e di laboratori sui concetti appena appresi, che ha permesso un lavoro personale per lo sviluppo di competenze manageriali da spendere in ambito professionale all’interno delle organizzazioni.
Il workshop è stato come un flusso che è iniziato con l’assertività e l’efficacia personale e nel gruppo di lavoro, trattati non come temi astratti ma come vocaboli e comportamenti presenti ogni giorno nella vita professionale e personale di ognuno. Efficacia personale che all’interno del Non Profit significa: costruzione di una vision da raggiungere step by step sempre coerenti con i propri valori e partendo dall’auto correzione e affermazione di se stessi.
Comportamenti e attitudini che sono utili nel valorizzare la propria posizione all’interno di un team, da un lato facendosi ascoltare e comprendere dagli altri, dall’altro permettendo ai leader di ascoltare attivamente le proposte del gruppo. Durante la prima giornata è stato anche dedicato un focus al comprendere i comportamenti degli altri attraverso l’utilizzo del WholeBrain Model di Ned Hermann (sistema per misurare e descrivere le preferenze di pensiero nelle persone).
Se il farsi ascoltare è importante, lo è allo stesso modo il sapersi esprimere con efficacia: questo l’obiettivo del secondo giorno focalizzato sul Public Speaking. Come dice “Paul Watzlawich” non è possibile evitare di comunicare ma si comunica sia con le parole che con il fisico: allora ecco il focus sugli skills fisici del presentatore analizzati con alcune presentazioni personali degli studenti e il focus sull’organizzazione del discorso attraverso il metodo del “treno dei pensieri dell’ascoltatore”. Un modello efficace per le presentazioni che partendo dai bisogni dell’ascoltatore e attraverso 7 step permette di esprimere in modo chiaro ed efficace una proposta di progetto. Gli studenti durante le presentazioni sono stati coinvolti dal docente in momenti di feedback peer-to-peer.
Il terzo giorno è stato dedicato, la mattina, alla definizione della Swot Analysis personale che ha portato gli studenti prima da soli a comprendere i propri punti di forza, di miglioramento, le opportunità e i rischi connessi con loro ed il loro ambiente, e successivamente a condividere la propria analisi in gruppo per ricevere suggerimenti visione “esterna” sul raggiungimento dei propri traguardi. Questo come primo passo verso la definizione dei propri obiettivi personali e soprattutto professionali.
Il pomeriggio del terzo giorno è stato dedicato al Conflict Management. Questa tematica è stata trattata dotto diversi aspetti: per i Master in Project Management per la Cooperazione Internazionale e Fundraising Management, è stato effettuato un focus sui conflitti all’interno delle organizzazioni e come raggiungere una decisione condivisa attraverso il “metodo cooperativo”; i corsisti del Master in ‘Humanitarian Operations in Emergencies’ hanno invece avuto modo di concentrarsi sull’Humanitarian Negotiation in the field, con la comprensione di diversi schemi e modelli di risoluzione dei conflitti e un laboratorio finale che ha visto gli stessi studenti impegnati nella soluzione di un conflitto basato su un case study.
Il quarto ed ultimo giorno è stato trattato il modulo “LinkedIn per il Non Profit”, articolato in una prima parte di confronto sulle potenzialità del social network per i professionisti e i vantaggi sia per i singoli che per le organizzazioni. Una seconda parte è stata dedicata al laboratorio sui profili personali degli studenti che hanno avuto modo di migliorare la propria presenza su LinkedIn comprendendo le pratiche del networking e i vantaggi di un network forte e coerente.
Di seguito il programma delle quattro giornate:
1 giorno.
- Self-effectiveness and personal assertivity
- Self-effectiveness and assertivity in the team work
2 giorno.
Public speaking
3 giorno.
- Conflict Management (master PMC and FRAME)
- Humanitarian Negotiation in the field (master HOPE).
- Personal Swot Analysis and Personal Development Plan
4 giorno.
- Linkedin and Non Profit
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