Francesca Cinus, ex corsista Master ASVI Social Change in Europroject Management, Euro-progettazione e Sviluppo locale, nell’edizione di novembre 2011, ci racconta la sua esperienza e ci parla di una promessa, fatta 3 anni fa e… mantenuta!
Quando decisi di iscrivermi al Master, partivo da un piccolo paesino della Sardegna più rurale. Non avrei potuto trovare luogo migliore, non solo fisico ma soprattutto di intenti; per imparare a vedermi e concepirmi come professionista tra professionisti.
Se infatti avevo sempre lasciato che la mia vita venisse guidata da un “filo multicolore delle competenze”, che potesse percorrere in lungo tutto il mio agire e il mio essere nelle esperienze, ASVI Social Change mi ha regalato diversi dei tasselli di una edificazione più ampia, mi ha spinto a perfezionarmi e mi ha allenata a stare concentrata; permettendomi di osservare e vivere ancor più da vicino che in altre esperienze passate, le dinamiche e i protagonisti del non profit. Il project work, che avrebbe costituito l’esame finale, fu per me grande e costante palestra perché mi permise, con il ruolo di coordinatrice che avevo, di vivere molto trasversalmente le competenze proprie di una organizzazione.
Nelle parole dei miei tutor ho trovato il conforto per proseguire una strada cui avevo fino ad allora dato solo tiepidamente voce, così – non lo scorderò mai- al colloquio finale del master, mi venne chiesto dove mi sarei vista tra due anni e io dichiarai, facendo una implicita ma forte promessa a me stessa, che mi sarei occupata di progettazione partecipata, specie nell’ambito dello sviluppo locale, possibilmente anche per il mio territorio d’origine. Ebbene, dalla fine del mio master sono passati quasi due anni e cosa ho fatto durante questo periodo? Mi sono impegnata per ottenere quel che volevo: grazie ad ASVI Social Change e all’accortezza dei tutor ho potuto fare una esperienza di stage post master, presso uno dei luoghi più vivi in campo di Social innovation in Italia, Impact Hub Roma.
Ad oggi, sto finendo di scrivere la tesi di laurea magistrale, sulla comunicazione come processo nell’ambito dei progetti di sviluppo locale nel mio territorio, il Sulcis Iglesiente. Non amo definire il mio elaborato di tesi “mio” perché tutto il percorso di stesura, quel che si potrà leggere, è frutto di intense sessioni di ascolto attivo con i soggetti collaboratori, tra i più importanti stakeholder del territorio.
L’atto finale della tesi sarà un world café, pratica conversazionale non convenzionale, tra le tecniche di facilitazione (progettazione partecipata) che vedrà questi importanti stakeholder (esponenti di importanti associazioni, funzionari della provincia, l’Assessore agli Enti Locali della Regione Sardegna, esponenti delle aziende più significative) riuniti a parlare di sviluppo locale; richiamati non da gettoni di presenza e richiami istituzionali, ma dalla passione per il territorio e, evidentemente, dalla bontà del percorso partecipativo scaturito dall’elaborato di tesi di cui, giustamente, si sentono co-autori.
Ho fatto tutto questo per onorare la promessa fatta ad ASVI Social Change e a me stessa. Pensate sia sulla buona strada? Il lavoro di preparazione non finisce mai e ASVI Social Change ce lo ricorda, ma credo di poter dire di essere sul giusto sentiero.
Grazie ASVI Social Change!