Il percorso del Career Development Service si articola in diversi step ed è orientato all’inserimento dei corsisti dei nostri Master nel settore NonProfit. Ma come si fa ad entrare in questo mondo? Quali sono le scelte giuste? Non esiste una risposta unica e semplice a queste domande, ma di certo si può imparare dall’esempio di chi ce l’ha fatta ed è riuscito a passare con successo dal mondo ForProfit a quello NonProfit.
È con grande orgoglio che oggi vi presentiamo Alida La Paglia, nostra fresca alumna del Master in Fundraising Management e nuova risorsa in ACRA, dove lavora nell’area Comunicazione e Fundraising.
Come ha fatto Alida a raggiungere questo obiettivo e quali sono state le scelte giuste che ha fatto? Lo scopriamo chiedendo al Responsabile del Career Development Service, Tirso Puig, e dalle stesse parole di Alida.
“Da parte del Career Development Service” – commenta Tirso Puig – “abbiamo considerato il suo profilo per capire poi cosa avrebbe potuto fare; la proposta di stage fatta ad Alida era coerente con skills e conoscenze. Il Career Development Serivice prende in analisi ogni singolo profilo dei nostri corsisti per creare un matching con una delle nostre organizzazioni partner.
Il successo di Alida sta nell’aver avuto fiducia nel lavoro che svolge la Scuola tramite il Career Development Service. Alida ha lavorato duro, con umiltà, impegnandosi il più possibile per riuscire a trasformare lo stage nell’opportunità di essere assunta. Sono la sua serietà e il suo impegno che l’hanno aiutata a raggiungere questo obiettivo. Alida ha studiato durante il Master, ha seguito il suo sogno, ha accettato i nostri suggerimenti, si è impegnata e ha fatto in modo che lo stage diventasse il suo punto di svolta.
Dalle parole di Alida, scopriamo invece la felicità e la voglia di prendere tutto il possibile da questa opportunità: “In ACRA sono Referente Comunicazione e Ufficio Stampa. Seguo in particolare due progetti nell’area Italia, ma coordino la comunicazione online e offline di ACRA, quindi dalla pianificazione alla gestione dei social media all’elaborazione delle campagne. Sto avendo modo di vedere tutti gli aspetti della comunicazione e del fundraising di una ONG ed è molto interessante.
Ho voluto fare il passaggio da For Profit a NonProfit, dopo aver lavorato 6 anni come Marketing e Communication Specialist nel for profit in grandi organizzazioni. Ho prima deciso di lasciare questo “posto fisso” per fare una esperienza di lavoro all’estero come freelancer, finalmente poi mi sono iscritta alla Social Change School: la seguivo da tanti anni, ma non avevo mai avuto il coraggio di lasciare un lavoro sicuro e di seguire il mio sogno, che è sempre stato quello di lavorare nel NonProfit. Mi sono iscritta al Master, continuando a viaggiare tra Milano e New York per lavorare come freelance e frequentando i corsi della Social Change School a distanza e partecipando ai workshop. Così ho potuto applicare verso il settore nonprofit quelle conoscenze di Marketing e Comunicazione che avevo acquisito. Grazie sia al metodo di studio della Social Change School, che è stato sia teorico ma anche molto pratico, sia al fatto di aver accettato subito il tirocinio ad ACRA, finiti i 3 mesi di tirocinio avevo un’esperienza vera e propria sul campo e ACRA mi ha chiesto di restare offrendomi la mia attuale posizione. In ACRA fin dal primo giorno ho iniziato a lavorare sulle campagne di comunicazione e fundraising e ora vedo che c’è una differenza pazzesca tra prima e dopo: tutta la motivazione che ho ora non l’ho mai trovata prima.
Il tirocinio mi è stato proposto dal Career Development Service, che mi ha anche supportato con la disponibilità; sempre presente per qualsiasi dubbio, Tirso era sempre pronto a rispondere. L’aspetto più importante a mio avviso è proprio quello di poter ricevere un consiglio personale da parte di un professionista del settore Nonprofit come Tirso.
Sono stata assunta in una associazione che forse è meno nota di altre, ma che è invece una organizzazione grande, impegnata da 50 anni con progetti di cooperazione internazionale in tutto il mondo oltre che in Italia (è milanese), e nonostante alcune persone possano avere il dubbio che fare il tirocinio in una organizzazione meno conosciuta possa dare meno opportunità di essere assunti o stipendi più bassi, mi sento di dire che non è necessariamente così. Anzi proprio il fatto che il team sia più piccolo permette di vedere tutti gli aspetti di un dipartimento di marketing e di comunicazione, piuttosto che essere una piccola rotellina di un ingranaggio più grande e si può imparare davvero tanto.
Il consiglio che mi sento di dare è quello di fidarsi del proprio istinto, perché se avete un sogno soffocato e chiuso nel cassetto, prima o poi uscirà fuori. In fondo una persona sa cosa vuole, deve solo perseguirla con il coraggio di cambiare, di rimettersi in gioco e di accettare le sfide, perché anche ora questo lavoro è una sfida ogni giorno. Certo, ci vuole tutto: coraggio e fortuna, trovarsi al momento giusto nel posto giusto, ma parte tutto dalle proprie scelte”.
Auguriamo ad Alida tutto il meglio, sicuri che continuerà ad impegnarsi come ha fatto fino ad ora, con serietà, umiltà e determinazione, e di essere sempre un punto di riferimento ed esempio per i nostri corsisti.