Il nuovo direttore di MES – Master in Social Innovation e Social Business, Gianfranco Marocchi (Presidente di “Idee in Rete’ – Consorzio di 500 cooperative sociali e 30 consorzi nazionali e socio di ASVI) , durante la giornata iniziale dei Master ASVI, ha approfondito varie riflessioni sul ‘Progetto MES’.
Innanzitutto sul profilo di uscita.
Chi sono i giovani startupper oggi?
Non progettisti solitari e disconnnessi – come spesso vengono rappresentati, ma
professionisti “connessi” con reti, relazioni e tessuti imprenditoriali.
“Imprenditori” o progettisti “sociali”, disposti a co-progettare e in grado di:
• Saper leggere i “bisogni sociali”. L’innovazione è “sociale” proprio perché invece di prendere le mosse da un’opportunità di mercato “qualsiasi”, nasce da una lettura di
bisogni sociali, espressi e inespressi, e vi dà risposte imprenditoriali ed auto-sostenibili.
• Attivare le “reti”: L’innovazione sociale produce cambiamento di contesto anche se
riesce a coinvolgere una pluralità di soggetti e ‘cortocircuiti’ creativi ed esperienziali.
• Curare gli aspetti istituzionali. Saper avviare e gestire una dialettica tra innovazione
e istituzione. Tra le istituzioni vi è il sistema economico (es. Banche e Finanza) ma
anche la Pubblica Amministrazione. Quando si ha a che fare con bisogni che spesso hanno carattere di diritti (o è nostro obiettivo che lo abbiano) coinvolgere le istituzioni nell’innovazione (che è cosa diversa dal rispondere ad un “bando”) è un passaggio
importante.