Da sei anni faccio parte di un’Associazione Onlus “Amiciad”, con sede in Italia, che sostiene progetti nel sud del Ciad, al confine con il Centrafica, precisamente nell’ambito della Prefettura di Koumra.
Durante questo periodo ho alternato il mio lavoro di Assistente Sociale con viaggi in Africa per conto dell’Associazione.
Com’è noto il Ciad è il terz’ultimo paese più povero al mondo, con gravi problemi legati alle malattie, alla malnutrizione e, ultimamente, all’instabilità politica. Benchè ricco di risorse naturali (diamanti, petrolio terreni fertili) vive di un’economia prevalentemente di sussistenza. La scolarità è bassissima. (dati Unicef 2015 ).
Promuovere la scolarizzazione e sostenere l’evoluzione di un’imprenditoria agricola attraverso modalità cooperativistiche, sono gli ambiti sui quali abbiamo concentrato il nostro lavoro.
Il mio ruolo in tutto ciò è divenuto nel tempo sempre più assiduo e importante. Conscia di non possedere gli strumenti necessari per poter svolgere in modo adeguato il mandato, nel 2014 ho scelto di frequentare i Master Asvi Social Change in Project Manager per la Cooperazione Internazionale e lo sviluppo locale, che ho concluso nel maggio 2015.
La preparazione acquisita mi ha permesso da un lato di stimolare l’Associazione a ridefinire la propria organizzazione interna, chiarendo compiti, ambiti e modalità operative, dall’altro ha cambiato fondamentalmente il mio approccio, che, da professionista, riesce a vedere e a prevedere.
Quest’anno, in seguito all’ottenimento di due importanti finanziamenti e all’alleanza instaurata con gli stakeholders locali, ho seguito l’avvio e il progressivo consolidamento di un’attività di formazione, produzione e commercializzazione di prodotti agricoli in terreni dati in gestione ad una cooperativa locale da parte della Diocesi.
Lavorare sul campo richiede molta flessibilità, capacità relazionali e di mediazione, perchè continui sono gli imprevisti e i cambiamenti. Se gli obiettivi sono chiari, precedentemente definiti e condivisi con gli attori locali e strutturati in modo da poterne valutare gli effetti, sia da un punto di vista economico che di impatto sociale è possibile seguire processi di sviluppo che, consolidati, divengano nel tempo patrimonio della realtà locale, inizio di un ulteriore successivo possibile cambiamento.