Giovedì 29 Gennaio presso la sede di Intersos, si è tenuto il primo incontro di HOPE – Master in Humanitarian Emergencies.
Marco Crescenzi introduce la giornata, soffermandosi sulle responsabilità rispetto alla vita delle persone da parte degli operatori umanitari e sulla necessità di formare professionisti che “non facciano danni”, in particolar modo in questo delicato settore.
Sandro Calvani, in qualità di Senior Advisor di HOPE, dà il benvenuto ai corsisti concludendo con il motto: Only by serving others you are dramatically happy
Alessandra Fantuzzi di AGIRE, sottolinea la necessità, in questo settore più che in tanti altri, di “agire in tempi rapidi, anche quando non si hanno risposte standard” e di “formare le persone come il primo passo”. Anticipa che si tratterà di un “very demanding course”.
Marcelo Garcia dalla Costa, Coordinatore Unità Programmi (INTERSOS), introduce il contesto umanitario internazionale nel quale è inserito il suo percorso.
Marco Bertotto, Medici Senza Frontiere e direttore del Master, approfondisce la descrizione del percorso del master e delle motivazioni di formare personale specializzato in questo settore insieme alla necessità di coinvolgere organizzazioni che devono tenere conto dell’estrema complessità dei cambiamenti globali.
Lodovico Mariani, INTERSOS e coordinatore del Master, completa la descrizione del Master e anticipa il racconto di alcune esperienze personali dalle missioni effettuate (Kabul, Sud Sudan)
Segue la testimonianza di Andrea Martinotti, in missione per INTERSOS in Somalia, dove lavora sui rimpatri assistiti.
Nell’ultima parte del pomeriggio si tiene la prima sessione di Sandro Calvani dal titolo
“The heart and mindset of humanitarianists”, partndo dal racconto della sua esperienza in Ethiopia, a Makallé nel 1984
Venerdì, 30 gennaio, Giovanni Rufini di Amnesty International ha condotto la sessione HUMANITARIAN AID AND ETHICS.
Il Ministro Mario Baldi del MAECI si è poi soffermato sulla professionalità, sui cambiamenti in atto e sulle crisi in corso, sul World Humanitarian Summit, sulla consultazione regionale “Europe and Others”, sul funzionamento del Ministero degli Affari Esteri in relazione alle emergenze e sulla Legge 125/2014.
Sandro Calvani tiene la seconda sessione pomeridiana su “La macchina umanitaria” e, in particolare, il funzionamento delle Nazioni Unite.
Sabato, 31 gennaio, si inizia con una sessione informale sotto forma di gioco / competizione ideato e condotto da Marco Bertotto e finalizzato all’assimilazione dei “numeri” legati all’emergenza umanitaria.
Segue poi un approfondimento da parte di Marco Bertotto focalizzato su:
– Global Assessment Report on Disaster Risk Reduction & Hyogo Framework for Action
– Durable solutions
Dopo la pausa pranzo, inizia la sessione condotta dall’Avvocato Gerardo Di Ruocco (Croce Rossa Italiana, Consigliere Qualificato Istruttore, Commissione Nazionale DIU) che si è soffermato in particolare su:
– I compiti istituzionali di Croce Rossa
– La diffusione del diritto internazionale umanitario
– Le convenzioni di Ginevra
– Il ruolo degli istruttori e dei consiglieri qualificati
– La neutralità di feriti e combattenti
– I principi di distinzione e di umanità
– La creazione di condizioni di sicurezza per gli operatori umanitari
– La differenza tra diritti umani e il diritto internazionale umanitario
– La definizione di conflitto
Domenica, 1 febbraio, la sessione inizia con la presentazione di Lodovico Mariani dedicata alla “riforma umanitaria”.
Nel pomeriggio si tiene la sessione sul “funding” condotta da Marco Bertotto.