Dhebora Mirabelli | 07 Novembre 2013
Carissimi amici, oggi vi svelo un segreto. La bugia più grossa dell’umanità non ce l’ha raccontata il mitico Pinocchio purtroppo, né i furfanti Gatto e Volpe, né i quattro conigli neri becchini, né il povero Lucignolo quando ci parlò del Paese dei Balocchi, né l’omino di burro che guidava il carretto che vi ci portava, né il temuto Mangiafuoco e nemmeno l’ingiusto giudice Gorilla.
Allora chi? Vi starete chiedendo.
La bugia più grossa che avete mai sentito si tramanda nei secoli dei secoli; è più vecchia di Pinocchio e per giunta della mano che lo scrisse. Tanto antica che risalire al suo artefice è davvero impresa impossibile per chiunque. Ha a che fare con la legge del più forte e la storia del Potere. Tanto è diffusa tanto è antica che si è evoluta in vero e proprio Inganno.
Il tranello più insidioso nel quale possiamo imbatterci, qual è?
Semplice: l’affermazione che il Potere è in mano ai meno capaci e il suo corollario: il Padrone è chi ti obbliga a dare o fare qualcosa per lui.
Lo so, ora sbarrate gli occhi e non mi credete, allora ve lo dimostro.
Esistono e conosco due tipi di Potere: il Potere di dare e il Potere di possedere. Il secondo è vero, lo ammetto, avete ragione, non smentisce l’affermazione, ma solo perché facciamo un cattivo uso del termine e la mettiamo, come si suole dire, in caciara. Il Potere di possedere è espresso da chi non ha (se non altro per coerenza … se possiedo non voglio) e quindi da chi non è Padrone, ma schiavo del desiderio di avere. Il Potere di dare è in mano a chi già possiede e, quindi, sempre per coerenza, da chi è stato bravo a ottenere. Chi possiede non vuole per sé altro se non la possibilità di condividere e di donare ciò che ha già. Il Padrone non obbliga a dare o fare nessuno perché ha già avuto tutto per merito proprio, ha costruito e non ricevuto. L’unico che si arricchisce costruendo è la persona capace che non aspetta di ricevere per soddisfare i suoi bisogni e quindi per avere ciò che desidera. Ebbene, il sillogismo logico funziona e il tranello è svelato miei cari! Provate a contraddirmi ora?
Al mio caro amico che con rassegnazione e un po’ di tristezza negli occhi un giorno mi disse: “purtroppo al potere alla fine finiscono sempre i meno capaci!” voglio dire che sono costretta a smentirlo e ad esortarlo a non credere più a quello che è diventato il più macroscopico Inganno dell’umanità. Ci cascano solo le persone che confondono il Potere con la magnificenza dei palazzi, delle poltrone in pelle dietro gigantesche scrivanie in noce, in stanze buie dalle mura antiche. Il Potere non sta lì. Il Potere sta in chi sa scegliere, chi sa prendere una decisione, chi riesce a cambiare e spostare le cose. E come ci riesce chi non possiede la conoscenza, la consapevolezza del sapere, la capacità di discernere? Non importa se varca la soglia di quei palazzi, né se siederà mai su maestose e comode poltrone di pelle, né se scriverà appoggiato sulle scrivanie in noce dentro mura antiche. Quel che importa è segnare il cambiamento, aver contribuito a donare e spostare qualcosa che sembrava immobile a tutti.
Allora si che, amici, possiamo finalmente dire di aver visto la forza del Potere in ciò che non ci sembrava poi così grande e gigantesco, in quello che da lontano avevamo scambiato per una formica, in un essere minuscolo e insignificante destinato ad essere schiacciato da quello che erroneamente chiamavamo Padrone del Potere; non il potere di possedere, di dominare, di prevaricare, di pretendere, ma la semplice grandiosa capacità di saper fare.