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‘Conosciamoci!’: Sophia Crescenzi, Social Media Officer, da Roma a Edimburgo!

Sophia ha respirato e vissuto solidarietà fin da bambina, arricchendo poi le sue conoscenze ed esperienze in diverse e importanti realtà europee…

Adesso si occupa di comunicare le idee e le notizie della Social Change School, mentre prosegue il suo viaggio, formativo e di vita, attraverso l’Europa.

Scopriamo chi è e quali storie e consigli ha da condividere con tutti…!

‘Conosciamoci!’ quindi con Sophia…

 

  1. Sophia, iniziamo con le presentazioni: da quanto sei nella Social Change School e che ruolo hai?

“Ho 22 anni e collaboro con Social Change School da un anno e mezzo nell’Ufficio Comunicazione. Anche se posso dire di essere sempre stata parte di questa bellissima realtà. Da poco ho assunto il ruolo di Social Media Officer. Il mio lavoro è supportare la scuola gestendo la newsletter italiana e inglese, il DEM-cioè l’e-mailing, il Blog4Change, contribuendo al dialogo e alla creazione di discussioni e pensieri tra Staff, docenti, colleghi e studenti, sulle attività della scuola e su temi del Non Profit e attualità.”

  1. Parliamo dei tuoi studi attuali: International Festival and Events Management presso Edinburgh Napier University. Di cosa si tratta?

“Oltre a lavorare part-time, sono una studentessa a Edimburgo. Il mio corso è specializzato in Organizzazione di Eventi e Festival, da eventi sportivi, musicali, e artistici, a congressi professionali. Studiamo materie come Marketing, Business e Lingue e lavoriamo su molti progetti pratici. Sto iniziando il terzo anno che prevede uno stage da gennaio. Edimburgo è sicuramente la città perfetta per questo settore, ospita 8 grandi festival ogni anno tra cui il FRINGE [NdR: l’ Edinburgh Festival Fringe], uno dei festival artistici più importanti del mondo.”

  1. Quali sono state le tue prime esperienze con la ‘solidarietà’? Come è iniziata la tua storia?

Sin da piccola sono stata circondata da un ambiente di solidarietà. Sia essendo in contatto con i docenti e gli studenti della Social Change School ed entrando nel mondo del NonProfit. Inoltre, mia madre è Presidente della Cooperativa Sociale Primo Sole Percorsi, che lavora con persone con problemi di salute mentale a Roma e organizza laboratori creativi e collaborazioni con artisti; sin da piccola l’ho accompagnata e supportata durante il lavoro nei laboratori. È quindi un mondo in cui sono cresciuta.”

  1. Qual è stato un episodio che ti è rimasto impresso in modo particolare in questi anni?

“Un episodio significativo è stato l’evento REACH OUT, organizzato per la Charity Scozzese Garvald Edinburgh, che lavora con persone con deficit di apprendimento organizzando corsi di teatro, pittura e molto altro. Con il mio gruppo abbiamo allestito un’esibizione dei loro lavori e il ricavato dagli ingressi gli è stato donato alla Charity, l’evento stesso è stato ospitato da un ‘café non profit’. È stata una bellissima esperienza di lavoro con le ONG. Specialmente visitare i loro workshop e supportarli con l’evento mi ha riempita di felicità.”

 REACH OUT

  1. Sophia, tu sei una vera ‘ragazza del Mondo’. Hai vissuto in Italia, in Gran Bretagna, sia a Londra che a Edimburgo, adesso in Spagna, e, nel futuro prossimo, forse in Francia: come hai vissuto questo costante cambiamento? Non voglio chiederti come fai a organizzarti per i traslochi…

“Me lo chiedo anche io… Ne ho fatti così tanti che ormai sono abituata! Da quando ho lasciato l’Italia e sono andata a Londra per un ‘gap year’, mi sono resa conto di quanto sia importante conoscere culture e paesi diversi, sono cresciuta e migliorata e stare ferma in un posto non mi è bastato più. La voglia di scoprire e mettermi in gioco è sempre forte.

Ogni cambiamento è stata una sfida che mi sono posta, ma che ho affrontato con la giusta apertura mentale e curiosità, senza buttarmi giù quando ho avuto dei problemi (ho fatto ben 8 traslochi solo nei primi 6 mesi a Londra!). Ho conosciuto persone di mondo meravigliose e fatto mille esperienze diverse che mi hanno resa una persona migliore e più coraggiosa.

  1. Visto che sei una viaggiatrice, dammi il tuo significato a due parole: ‘radici’ e ‘esperienza’

“Le mie radici sono sicuramente a Roma, poiché è lì che sono cresciuta, ma non sento di avere delle radici fisse, poiché in ogni posto in cui ho vissuto ho lasciato una parte di me, affetti e sogni.

L’esperienza è ciò che mi ha reso la persona che sono oggi, è importante essere aperti a nuove esperienze e affrontarle con positività.”

  1. Come e dove ti vedi fra 10 anni?

“È difficile fare una previsione dopo aver girato così tanto, specialmente per quanto riguarda il luogo, ma (purtroppo…) non penso di riuscire a tornare in Italia. Spero di realizzare i miei obiettivi e cioè di continuare con i miei studi ed arrivar a lavorare in un’organizzazione internazionale, magari facendo raccolta fondi per una ONG… Ma di strada e di esperienze ancora ne ho da fare e vedremo dove mi porteranno!”

  1. Torniamo a parlare di solidarietà da un punto di vista dell’esperienza professionale e personale: cosa può aspettarsi di ricevere chi vuole impegnarsi nel Non-Profit? E cosa deve essere pronto a dare?

“Deve essere pronto a dare se stesso e portare avanti la propria passione. Anche essere disposto a formarsi e diventare un professionista del settore per avere impatti più duraturi ed efficaci. In cambio riceverà tanta soddisfazione e un senso di utilità.

Il mio consiglio è di essere coraggiosi e non avere paura di intraprendere un percorso che può cambiare la propria vita in meglio!”

 

Di Guido Pacifici

 

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