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Esperienze, ricordi e sensazioni di chi, grazie a un Master Social Change School ha cambiato la vita propria e quella degli altri, lavorando con le ONG
“Cosa succede dopo?”
Questa è la domanda che, spesso, in un periodo non semplice per il mercato del lavoro, giovani e meno giovani si pongono in prossimità della fine del percorso rappresentato da un prestigioso master.
Il futuro è sempre pieno di incertezze e misteri, ma sapere che si potrà fornire un aiuto sostanziale al cambiamento è un’enorme forza motivazionale. Vediamo allora cosa accade ‘dopo’ direttamente dalle parole di Nicoleta Susanu, corsista del 2012 del Master in Progettazione Europea e sviluppo locale, che ci racconta la sua esperienza attuale e i ricordi del suo periodo con la Social Change School.
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Mi chiamo Nicoleta Susanu Florentina e sono un’euro-progettista per la Fondazione Hallgarten Franchetti Centro Studi Villa Montesca di Città di Castello. Attualmente, mi occupo della ricerca e gestione dei partner, delle fasi di preparazione, implementazione e stesura dei progetti europei, incluse la parte finanziaria relativa al budget, e della ricerca e analisi di bandi europei.
Nel 2012 ho concluso il Master in Progettazione Europea e sviluppo locale presso la Social Change School. Grazie anche alla borsa di studi ottenuta, il master mi ha permesso di conoscere delle persone molto motivate e dei docenti preparatissimi.
Durante le prime lezioni ci chiesero quale fosse il nostro sogno. La mia risposta fu “lavorare per la Commissione Europea”.
Così, due anni dopo il master, ho vinto un stage presso la ‘European Commission DG Connect Health and Wellbeing Unit’, realizzando parte del mio sogno, dove mi sono occupata di:
- Organizzare il workshop ‘eHealth H2020 Inducement Prize’, che aveva come obiettivo la definizione delle regole del bando;
- Ricercare esperti del settore e preparare degli inviti formali per il workshop, inclusa la guida per la rendicontazione dei costi sostenuti degli esperti per raggiungere la sede del workshop;
- Sostenere la responsabile del team della comunicazione nell’incrementare il numero dei follower su Twitter e dei ‘like’ su Facebook, e la responsabile del team della valutazione del primo bando H2020 – PCH26, in particolare della verifica delle qualità dei valutatori per evitare i conflitti d’interesse, e dei problemi riscontrati in fase di realizzazione dei seguenti documenti: Draft Evaluation Summary Reports” e “Review Evaluation Summary Reports, ricevendo il riconoscimento formale per il modo in cui ho gestito le problematiche emerse in fase di valutazione, ottenendo ben cinque raccomandazioni ed essendomi guadagnata qualche buona amica.
Al momento sono impegnata, fra gli altri, sui seguenti progetti Erasmus:
- EUROPE Ensuring Unity and Respect as Outcomes for the People of Europe – Meditazione Trascendentale e Apprendimento: un nuovo approccio per favorire tolleranza e inclusione sociale.
- ASAP Anticipatory Skills for Adapting the Publishing Sector – Editoria e nuove tecnologie: percorsi di formazione per fornire nuove competenze ai lavoratori del settore.
Sicuramente per me è stato molto importante il periodo del Master Social Change School.
Ricordo con grande ammirazione il famoso Andrea Stroppiana e il suo libro “Progettare in contesti difficili. Una nuova lettura del Quadro Logico”, che uso sempre ogni volta che devo preparare il Quadro Logico per qualche progetto. Il bello è che Andrea, anche a distanza di anni, mi risponde prontamente alle mie richieste di aiuto e chiarimenti sul Quadro Logico.
Grazie anche alle lezioni di Stefano Principato, dove ci veniva insegnato come promuoversi nella giungla degli euro progettisti, ho creato il mio scoop magazine ‘EU funding opportunities’, che ad oggi conta più di 173.400 visite. In seguito, ho creato la pagina Facebook ‘EU funding opportunities’ che sta ottenendo un grande successo con più di 14.270 like dal Novembre 2012, e che mi ha permesso di ottenere un riconoscimento informale da parte di DG COMM per le competenze nei social media.
Devo dire che alcune lezioni del master sono state molto utili per la mia crescita professionale e per conoscere il mio potenziale. Ma il più bel ricordo che ho è relativo a una delle lezioni tenute da Christian Dama, dove ci veniva chiesto di dare un feedback sui nostri colleghi di classe. Mai avrei pensato che qualcuno “volesse diventare da grande come me”….Conservo ancora tutti i feedback ricevuti in quel giorno…Sicuramente, il Master è stato un ottimo investimento per me.»
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