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#Working4HRM – Combattere sfruttamento e abuso sessuale con responsabilità e protezione

#Working4HRM – Combattere sfruttamento e abuso sessuale con responsabilità e protezione

Emmanuelle Lacroix|Partnership Development Manager – EMEA| Marzo 2018 

Sfruttamento e abuso sessuale avvelenano tutti gli aspetti della società e sono endemici in tutto il mondo. Ho iniziato a scrivere questo blog durante la Giornata Internazionale delle Donne, mentre il momento #metoo continua a dispiegarsi nel settore umanitario. Troppe poche ragioni per rallegrarsi, dato che spesso ci sentiamo tutti parte di un sistematico fallimento, specialmente quando si parla di dinamiche di potere. Come sappiamo, ci sono cosi tante altre storie da raccontare, tutti noi (ONG internazionali, partner, donatori, fornitori di training, squadre di risorse umane, giornalisti, etc.), dobbiamo concentrare i nostri sforzi sull’essere parte di una soluzione sistematica e rendere questo momento un punto di svolta. Non è solo una “fatto” di risorse umane, o un “fatto” di management, o di sicurezza; è tutto questo – e molto di più. È una questione di cultura, e il modo in cui facciamo le cose nel nostro settore, e il modo in cui dobbiamo indirizzarle come settore.

Parte della cronaca nei principali media tende ad essere carente di sfumature ed informazioni basate su prove reali e a non cogliere appieno il problema dell’abuso e i suoi molteplici tentacoli. Con hashtag ed emozioni che prendono piede, trasformiamo allora questa energia ed emozione in un catalizzatore di cambiamento e viviamo veramente secondo i nostri valori e principi. Non ci sarà una soluzione facile: il nostro ambiente operativo è complesso e poliedrico. E ancora, non abbiamo bisogno di reinventare la ruota dato che abbiamo standard, protocolli, politiche e risorse per il training in loco che sono basati su principi fondamentali come “Do No Harm”, schemi di qualità come i Core Humanitarian Standard, impegni alla trasparenza e alla responsabilità, e anni di best practices e lezioni apprese. Ci sono anche eccellenti risorse per il training sviluppate dalle principali agenzie – come il corso online dell’UNHCR “Prevention of Sexual Exploitation and Abuse” ospitato sul nostro portale di apprendimento online gratuito: DisasterReady.org.

Proteggere la reputazione di un’agenzia silenziando gli informatori e riciclando i colpevoli non può essere parte della soluzione, e i recenti eventi hanno reso ciò molto chiaro. Mentre agenzie e donatori come DfID stanno esplorando soluzioni su come affrontare questo problema insieme, possiamo anche imparare da altri settori come Istruzione e Salute per rafforzare la selezione, i processi di raccomandazione e cambiamento, per assicurare una chiarezza continua sui rischi e gli strumenti per mitigarli, e per implementare ed applicare protocolli di salvaguardia e meccanismi di reportage, in modo che tutti siano attrezzati per prendere azione.

Ma soprattutto, dobbiamo ascoltare e rivolgerci alle persone (staff e membri della community) che trovano il coraggio di riportare le loro esperienze e storie con serietà, ed avere le difficili conversazioni che queste storie richiedono. Se loro sono in grado di mostrare coraggio, non abbiamo altra opzione che essere all’altezza di questo coraggio e dimostrare lo stesso, per assicurarci che nessuno rimanga in silenzio per paura delle ripercussioni. Questo è sicuramente il significato fondamentale di responsabilità.

Speriamo che questi atti criminali siano commessi da poche “mele marce” e resi possibili da alcuni fallimenti nei nostri sistemi e politiche: ora più che mai è arrivato il momento di prendere azione insieme e di essere parte della soluzione. I principi di responsabilità e protezione, sono la colonna portante del nostro settore, e il nostro dovere nei confronti di tutti i sopravvissuti e delle comunità con le quali lavoriamo.

#timesup #pressforchange #aidtoo

 

Emmanuelle (Em) Lacroix

Partnership Development Manager – EMEA

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